Fino a pochi anni fa, gestire pagamenti, prestiti o assicurazioni richiedeva passaggi precisi: entrare in banca, compilare moduli, scaricare apposite applicazioni. Oggi, tutto questo è cambiato. Grazie all’embedded finance, i servizi finanziari sono diventati invisibili: integrati direttamente nelle piattaforme che usiamo ogni giorno, senza barriere né interruzioni.
Nel 2025, l’embedded finance non è più una tendenza per pochi addetti ai lavori. È una trasformazione che sta riscrivendo il modo in cui acquistiamo, ci muoviamo e perfino lavoriamo. Se vuoi esplorare il quadro più ampio dell’innovazione finanziaria in corso, ti consigliamo di leggere anche la nostra Guida completa al Fintech 2025 e l’approfondimento sulle Tendenze dei Pagamenti Digitali nel 2025.
Embedded Finance: una definizione semplice
Quando parliamo di embedded finance intendiamo la possibilità di accedere a servizi finanziari — pagamenti, prestiti, assicurazioni, investimenti — senza dover cambiare applicazione o servizio. L’operazione avviene in modo fluido, quasi impercettibile per l’utente.
In altre parole, la finanza si sposta dove si trova il cliente, invece di costringerlo a fare lunghe trafile tra sportelli fisici e app dedicate.
Non serve più uscire da un’app per finanziare un acquisto: il finanziamento può avvenire al momento del checkout, con pochi clic.
Non occorre più contattare un’assicurazione per proteggere un bene acquistato online: la polizza è offerta automaticamente nella stessa piattaforma.
Come funziona davvero l’embedded finance?
Sotto il cofano, l’embedded finance si basa su tecnologie di API (Application Programming Interface). Queste permettono di “prestare” servizi bancari o finanziari da parte di provider specializzati a piattaforme terze, mantenendo per l’utente una esperienza integrata e personalizzata.
Si tratta di una collaborazione a tre livelli:
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Provider finanziario: banca, fintech o compagnia assicurativa
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Piattaforma ospitante: marketplace, app, software gestionale
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Utente finale: cliente o consumatore
A far funzionare tutto sono soluzioni di “banking-as-a-service”, che rendono possibile integrare in modo rapido e sicuro servizi altamente regolamentati.
Alcuni esempi concreti nella vita di tutti i giorni
L’embedded finance non è un concetto astratto: già oggi lo utilizziamo spesso, magari senza rendercene conto.
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Quando su Amazon possiamo pagare a rate senza uscire dal sito
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Quando un driver di Uber riceve anticipi sui guadagni direttamente nell’app
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Quando acquistiamo online un telefono e, in pochi clic, attiviamo anche un’assicurazione sul prodotto
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Quando su piattaforme come Shopify i venditori gestiscono pagamenti, prestiti e contabilità senza bisogno di altri strumenti esterni
Anche in Italia, soluzioni come Satispay, Scalapay o le app delle principali banche stanno sempre più integrando funzioni embedded, spingendo il fenomeno anche tra piccole imprese e startup.
I vantaggi reali per consumatori e aziende
Per i consumatori:
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Fluidità: niente più cambi app, niente più login aggiuntivi
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Velocità: pagamenti, prestiti, assicurazioni in pochi secondi
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Personalizzazione: offerte su misura in base ai propri comportamenti
Per le aziende:
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Incremento del tasso di conversione: più vendite, meno abbandoni
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Maggiore fidelizzazione: l’utente associa l’esperienza positiva al brand
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Nuove fonti di guadagno: grazie a servizi finanziari white label integrati
In poche parole, vince chi riesce a rendere la vita finanziaria del cliente più semplice e senza frizioni.
Le sfide dell’embedded finance
Naturalmente, ogni rivoluzione comporta anche delle sfide:
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Regolamentazione: le aziende che offrono servizi finanziari embedded devono rispettare normative complesse (PSD2, GDPR, AML).
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Cybersecurity: proteggere dati sensibili e transazioni è fondamentale
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Reputazione: l’utente si affida al brand principale; un errore finanziario ricade sull’immagine complessiva
Il successo dell’embedded finance passa quindi dalla capacità di offrire servizi sicuri, trasparenti e perfettamente integrati nell’esperienza digitale.
FAQ – Domande frequenti sull’Embedded Finance
Serve avere un conto bancario separato per usare embedded finance?
No. L’obiettivo è proprio eliminare la necessità di app aggiuntive o conti separati: tutto avviene direttamente sulla piattaforma principale.
L’embedded finance è sicuro?
Sì, se implementato da provider finanziari autorizzati e regolamentati. È importante verificare sempre che la piattaforma sia conforme agli standard europei di sicurezza e privacy.
Cosa cambia rispetto ai pagamenti digitali tradizionali?
Con l’embedded finance, il pagamento diventa parte integrante dell’esperienza: non è più un’operazione separata, ma un’estensione naturale del processo d’acquisto.
Conclusione
L’embedded finance è destinato a cambiare radicalmente il nostro rapporto con il denaro. In un mondo sempre più connesso, i servizi finanziari smettono di essere un’attività a parte per diventare un’esperienza fluida, integrata e invisibile.
Per scoprire tutte le novità dal mondo fintech, ti consigliamo di leggere la nostra Guida completa al Fintech 2025 e di approfondire Le Tendenze dei Pagamenti Digitali nel 2025.
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